14.5.12
Frammenti di ricordi.
Un fiore. Un fiore bellissimo. Un’increspatura di luce nella notte. Ricordo il sole, mia madre. Mi chiamava con quel tono raggiante quasi più del sole stesso. Mi mostrava con incredibile cura i fiori che sbocciavano dalle piante grasse, dai cactus piccolini che abbiamo in terrazza. Li ammirava con lo stupore negli occhi. Si chiedeva come fosse possibile che da una pianta così brutta potesse nascere una tale meraviglia. La magia della natura. Ricordo la primavera. Vedeva un gruppo di albero in fiore. Rosa, bianco. “Meraviglioso, straordinario, incredibile! Come fate ad essere così freddi? Non vi accorgete della bellezza della natura!”. Dopo un po’ la prendevamo in giro. Non le importava. Ogni anno, puntualmente al fiorir degli alberi, fioriva anche la gioia del suo viso. Era così. Attenta. Il suo cuore era sensibile al dettaglio, alle piccole cose che potevano illuminarle la giornata, come un fiore, un piccolo, bellissimo e meraviglioso fiore di cactus.
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